martedì 27 dicembre 2011

26-12-2011: Santo Stefano... festivo

In teoria, Santo Stefano non è festivo in Spagna ma, visto che Natale è caduto di Domenica, lo si "recupera" oggi... per fortuna, visto l'ora tarda a cui sono andato a letto!
Mi sveglio con grossa fatica e molto tardi e... vado in ufficio. Il punto fondamentale è che, non avendo internet a casa, non ho scelta. Ne approfitto per smaltire un po' di email che mi erano rimaste "in arretrato". Con questo lavoretto e con un po' di chiacchiere qua e là con gente sparsa ai quattro angoli del mondo, passo il mio Santo Stefano. A cena torno a casa e mi riscaldo un po' degli avanzi di ieri sera. Buoni! 
Domani sarà il mio ultimo giorno "ufficiale" di lavoro.
Ciao
Dr.Ed

lunedì 26 dicembre 2011

25-12-2011: Natale

Ho dormito fino alle 9.15am! Sette ore di sonno. Bello! Mi alzo, mi faccio la doccia e leggo le mie email. È bello essere ospite di qualcuno :-) Piano piano anche i miei ospiti si svegliano e finiamo col far colazione a mezzogiorno!
All'una siamo di nuovo a casa dei suoceri del mio collega ed iniziamo il pranzo di Natale. Mi rialzo da tavola solo alle sette! Sono pienissimo! E la mia giornata non è finita!
Arrivo a La Laguna (mi accompagnano) verso le nove e vado a cena da un'amica Italiana che è rimasta a Tenerife (più per sbaglio che per volontà). Qui si ricomincia (questa ragazza è una cuoca provetta). Ridendo e scherzando noi tre invitati siamo andati via alle quattro del mattino e lei, domattina, deve svegliarsi alle otto!
Che grandissimo Natale!
Ciao
Dr.Ed

domenica 25 dicembre 2011

24-12-2011: arriva Babbo Natale

Ho dormito UNDICI ore! Ed avrei dormito ancora! In qualche modo, mi alzo, faccio colazione e vado (di nuovo) a cercar di lasciare il modem alla compagnia con cui avevo Internet e tv via cavo. Ancora un buco nell'acqua. Mi fa piacere fare esercizio, ma la cosa comincia ad essere un po' seccante. Quando lavorano questi?
Passo in ufficio (per ricevere notizie dal mondo) e mi preparo il pranzo (spaghetti con un sugo di tonno da leccarsi i baffi) e poi vado a casa dell'ingegnere con cui ho lavorato in questi ultimi tre anni e mezzo. Passerò Natale con lui, sua moglie, il bimbo di due mesi e la famiglia della moglie. 
La cena (a casa dei suoceri del mio amico) è luculliana e devo fare un grosso sforzo per non esagerare. La parte divertente arriva quando (il fratello della moglie del mio amico ha un bambino di due anni) mi chiedono di mascherarmi da Babbo Natale. La moglie del mio amico non smette di ridere. Dicono che sono stato bravo con l' "oh!oh!oh!", l'accento straniero e la conversazione con il pupo. Non vedo l'ora che mi facciano vedere le foto!
Stanotte resto qui perché mi trattengo per il pranzo di Natale!
Ciao
Dr.Ed

venerdì 23 dicembre 2011

23-12-2011: Tenerife

Il viaggio è una tortura. Ci sono i "televisori per tutti" invece del piccolo schermo per ogni passeggero e, ovviamente, io ho questo televisore proprio davanti. Appena chiudo gli occhi, vedo ancora tutti i cambi di luce del televisore. Inoltre ho una bambina di sei anni seduta a fianco e, giustamente, non sta ferma un attimo (nemmeno quando dorme!). Arrivo a Madrid stanchissimo e... il mio volo non ha un gate assegnato e non m'hanno fatto la carta d'imbarco a NY. Una persona del controllo di sicurezza, gentilissima, mi aiuta e mi spiega cosa devo fare. Insomma, in men che non si dica ho già trovato il mio "banco transiti" ed ho la mia carta d'imbarco!
Il volo viene annunciato in ritardo ma, dopo un po', il ritardo non c'è più. Io sono un po' confuso ma faccio finta di niente. Mentre sono in attesa dell'imbarco è chiaro che avremo un bel po' di ritardo. Anche una volta seduti sull'aereo, non ci muoviamo (aspettano passeggeri di altri voli in coincidenza). Per fortuna, riesco a dormicchiare su questo volo (anche grazie al fatto che sono seduto all'uscita d'emergenza). 
Arrivo a Tenerife senza intoppi e vado a casa e poi in ufficio. Non ho più internet a casa e devo andare in ufficio anche per leggere il giornale. Un po' seccante, ma non mi lamento (troppo). 
Anche questo viaggio è finito... ed arriva il Natale!
Ciao
Dr.Ed

22-12-2011: ma prima di partire, il Village

Oggi ho chiuso la valigia (con un po' di malinconia) e l'ho lasciata in deposito in hotel. La mia prima meta, per oggi, è la casa in cui John Lennon ha passato gli ultimi anni della sua vita. Si trova praticamente dall'altra parte di Central Park, rispetto a dov'è il mio hotel. Arrivarci è una bella passeggiata di una mezz'oretta. L'ingresso del palazzo non affaccia su Central Park ma su una strada che parte dal parco. Una scemenza che, però, cambia parecchio quello che immaginavo del posto. Davanti al palazzo, la zona si chiama "Strawberry Fields" e c'è un mosaico dedicato a "Imagine". Molto emozionante.
Prendo la metro per andare in uno dei posti emblematici di New York: il Village (apparentemente la commistione del West Village e del Greenwich Village). Si tratta del posto in cui hanno vissuto Bob Dylan, Andy Warhol e Jack Kerouac. Sono affascinato. Il posto è bellissimo! Se l'avessi saputo prima, forse avrei passato qui tutti questi quattro giorni.
Mi rendo conto che il mio tempo si sta esaurendo e decido di puntare su Union Square (non troppo distante dal Village) che, però, ospita un mercato natalizio ed è un gran guazzabuglio. Ne approfitto per il mio ultimo "vero pasto americano": hamburger e birra (fatta nella birreria stessa).
Torno in hotel, prendo il taxi e ci metto un'ora e passa per arrivare in aeroporto! Il taxista equadoriano racconta che è negli USA da 18 anni e, con il tipo di visto che ha, se esce dagli USA, non può rientrare. Che storia triste.
Il famoso aereoporto "JFK" mi da una pessima impressione. Il controllo del passaporto è approssimativo e il controllo di sicurezza è più scomodo e antipatico che utile. Quando arrivo al terminal (altra cosa complicatissima!), c'è un corridoio lungo e stretto con un tapis roulant che, non capisco perché prenda una direzione o l'altra. I negozi sono pochi e bruttarelli. Insomma, aspetto solo che l'aereo decolli. L'imbarco, per fortuna, è rapido ed indolore. Sarà un viaggio corto, solo sei ore. Domattina mi sveglierò in Spagna.
Ciao
Dr.Ed

mercoledì 21 dicembre 2011

21-12-2011: AMNH, Apple e Hard Rock Café

Oggi ho fatto "solo" tre cose (rispettando perfettamente la mia organizzazione)... ma sono state tre cose intense.
Ho iniziato con l'American Museum of Natural History. Il museo è bello ma è grande e un po' dispersivo. Curiosità: ci incontro un ingegnere dell'IAC e ci facciamo un'oretta assieme. Lui è con il figlio quindi vanno ad un passo diverso dal mio e li lascio dopo poco per cercar di vedere (sebbene superficialmente) il più possibile. Sono entrato alle 10.30am (il museo apre alle 10am) e esco alle 5pm (il museo chiude alle 5.30pm) e sono stanchissimo (non ho nemmeno mangiato!).
Il programma prevede la visita all'Apple Store di 5th Avenue ma prima... mi fermo da Starbucks a prendere un caffè ed un dolce perché ho fame. Quando arrivo al negozio dell'Apple, resto ammirato dalla bellezza del posto e poi sconvolto dal caos. Ci metto un bel po' ad "acchiappare" un commesso e dirgli "voglio quel computer là". In compenso, ci riesco e sono proprio felice. Riesce a darmi esattamente quello che volevo. Pago e mi aiutano a "sistemare" il computer (francamente, con tutto il frastuono e con il povero diavolo che doveva incaricarsi di me ed altre due persone, avrei fatto prima da solo a casa). Torno in hotel con un sorriso splendente... ma riesco quasi subito perché la fame si fa sentire.
Mi manca ancora una cosa da fare: la "guitar-pin" dell'Hard Rock Café (che si trova in Times Square). Colgo due piccioni con una fava e mangio all'Hard Rock. La musica (come sempre) è quella che piace a me ed il cibo è ok. Mangio alla barra del bar ed ho un posto "in prima fila" per vedere il barista / virtuoso delle percussioni che si esibisce ogni qualche canzone. Spettacolare!
Resterei più a lungo se non avessi una valigia da organizzare.
Ciao
Dr.Ed

20-12-2011: passeggiando a caso per Manhattan

Oggi avevo in programma la visita all'Empire State Building. Ho deciso di visitare anche i dintorni. Sono sceso alla stazione della metro di Grand Central (dove vanno gli animali che scappano dallo zoo in "Madagascar"), poi al palazzo delle Nazioni Unite ("Intrigo Internazionale" ma anche "the Interpreter"), per poi tornare verso l'Empire State Building. Il palazzo (anche e soprattutto dentro) è bellissimo! La vista dall'86mo piano toglie il fiato. Praticamente non c'è niente che disturbi la visuale fino a "downtown" Manhattan.
A questo punto, fatto quello che andava fatto, ho piena libertà. Vado al Rockfeller Centre e torno indietro a vedere il Chrysler Building. Pranzo in un posto trovato per caso (buon panino) e continuo fino a risalire Broadway fino a uno degli ingressi di Central Park (Columbus Circle; ebbene sì, anche a New York ci sono le rotonde!).
Torno in hotel a riposare un po' e poi torno in zona Times Square per andare in un ristorante che avevo visto. Purtroppo piove e mi tocca infilarmi in un altro posto (che poi è della stessa catena di una bisteccheria in cui ho mangiato a Washington). Buono (ma decisamente caro).
Niente male come giornata.
Ciao
Dr.Ed

martedì 20 dicembre 2011

19-12-2011: buon (mio) compleanno a New York

Il giorno del mio compleanno inizia all'una di notte. La mia amica che mi ha ospitato a Boulder è a Apache Point Observatory ad osservare e siamo rimasti d'accordo che le avrei dato una mano. Purtroppo la notte è pessima (neve, lampi e tuoni). Alle quattro del mattino, vado a letto.
Alle sei e mezza, mi chiama al telefono un'amica. Lei non sapeva che fossi negli USA e spero di non esser stato scortese.
Finalmente, mi sveglio alle otto. Con tutta l'intenzione di andare alla scoperta della Grande Mela. Accendo il computer e, sorpresa!, un mare di auguri! Non riesco a starci dietro. Qualcuno me lo sono perso di sicuro però ho provato a rispondere a tutti.
Esco per le dieci, destinazione: il traghetto per Staten Island (il punto più a sud di Manhattan). Faccio il biglietto settimanale della metro, salgo sulla metro (un po' titubante) e arrivo esattamente dove volevo! Tira un gran vento ma è la mia giornata. Prendo il traghetto e, in dieci minuti, mi si parano davanti il Ponte di Brooklyn, la Statua della Libertà e la famosa "skyline" di Manhattan. Roba da togliere il fiato. Corro su e giù per il traghetto come un forsennato e faccio foto come un paparazzo. Siamo un gruppetto di turisti che facciamo tutti le stesse cose, quindi non sono così strano.
Tornato a Manhattan, risalgo Broadway (sí, sí, "la" Broadway) ed arrivo a Wall St. (sí, sí, "la" Wall Street della Borsa di New York). Wall St. è molto più piccola di quanto me la immaginassi (d'altra parte anche la Statua della Libertà è piccolina e il Guggenheim Museum -- che ho visto ieri sera -- sono piccoli piccoli). Arrivo sulla sponda est di Manhattan dove ho una bellissima vista del Ponte di Brooklyn (e qui i miei pensieri vanno a noi Italiani emigrati). Continuo a girare (un po' a zonzo) per il "Downtown" di Manhattan e decido di mangiarmi un hot dog a Wall Street. Due dollari ben spesi (la ragazza che m'ha fatto la foto con l'hot dog davanti all'edificio della borsa s'è fatta un sacco di risate).
A forza di girare, m'è venuta voglia di vedere "altro" e punto deciso verso "midtown" e passo sotto all'Empire State Building (domani ho in programma di salirci), attraverso il "Rockfeller Center" e Times Square (e Broadway).
Mentre giro, ho la continua sensazione di essere in un film. Mentre passo per Times Square penso "ah, ma Spiderman vive a New York!" (e questo per essermi ricordato di una scena di un film). D'altra parte anche "Nato il 4 Luglio" o "Forrest Gump" passano per di qui. Insomma, la città, sebbene non l'abbia mai visitata, mi risulta tremendamente familiare.
Torno in albergo per riposare un po' (e "scroccare" vino e formaggio) e poi mi cerco un posto per festeggiare il mio compleanno. Non ho grossa fame, quindi mi infilo in un "diner" e mangio una bistecchina (senza infamia e senza lode).
Sono proprio stanco. Spero di recuperare le energie per domani.
Ciao
Dr.Ed

18-12-2011: da Denver a New York

Sveglia alle cinque per chiudere la valigia e prendere il taxi alle sei meno un quarto. All'arrivo in aereoporto, sorpresa!, non posso pagare con carta di credito (e sí che ieri, quando abbiamo chiamato il taxi, l'avevamo menzionato esplicitamente). Mi tocca "sganciare" ottanta dollari "cash on the nail". Vado a fare il check-in e la tipa mi dice "la tua valigia è cinque libbre sovrappeso". Ed io "che, in chili, sarebbe?". Lei mi guarda come se parlassi arabo (e, essendo le sei del mattino, magari è anche vero). Provo a togliere qualcosa dalla valigia ma mi infastidisco subito. Non mi resta che pagare (almeno ora posso usare la carta di credito). A questo punto sono furioso. Il controllo di sicurezza passa senza problemi e mi imbarco puntuale (e puntualmente mi addormento per due ore).
Mentre atterriamo, abbiamo una bellissima vista di Manhattan (io, quasi, perché ho un posto di corridoio all'altezza dell'ala). Il ritiro del bagaglio mi regala un ennesimo momento di suspence: la mia è una delle ultime valigie ad uscire. Prendo il taxi e arrivo in albergo.
L'albergo è, francamente, brutto. La stanza è piccolissima e, nel bagno, c'è un tubo (riscaldamento? acqua calda?) che fa vapore! Cosí tanto vapore che si forma condensa sul soffitto! Ho da fare una cosa urgente (oggi è l'ultimo giorno per chiedere di dare una contribuzione alla conferenza "SPIE" dell'anno prossimo) e mi metto a lavorare nonostante tutto. Una volta mandata la richiesta, scendo alla reception, spiegando il problema e, in risposta, mi fanno un "upgrade" e mi cambiano di stanza. La nuova stanza è migliore ma ancora non ha un armadio (né una cassettiera!). Almeno qui il bagno "funziona" normalmente.
Finalmente posso uscire e vedere dove sono. Con cinque minuti di passeggiata sono sulla 5th Avenue, costeggiando Central Park. Che emozione! Passeggio per un po' verso sud e presto mi accorgo che questa città è proprio grande. Sono partito dall'87ma strada e in mezz'ora non arrivo nemmeno alla 70ma! Guardo i palazzi e la gente con uno sguardo inebetito. Mi sembra di vivere un sogno. 
Torno in hotel perché alle 5.30pm offrono il vino. Insomma, nonostante l'albergo non mi piaccia, ha una cosa carina. A questo punto, bisogna organizzare la cena e chiedo aiuto alla receptionista che mi trova un "diner" qui vicino.
Il "diner" è la quintessenza della cucina USA. È quello che vediamo in ogni film dagli anni '50 ad oggi. Arrivo ed il posto è affollato da una cena natalizia di un gruppo. Mi siedo da una parte e mangio la mia bistecca! 
A questo punto torno in camera e metto la sveglia perché mi aspetta un'alzataccia...
Ciao
Dr.Ed

17-12-2011: ultimo giorno a Denver

L'ultimo giorno a Denver, finalmente, posso passarlo con la mia amica che mi ha ospitato in questi giorni. Visto che durante la settimana doveva lavorare, non ho potuto passare molto tempo con lei.
Andiamo al Denver Art Museum, dove c'è una bella esposizione temporanea sulla Cina e c'è un'enorme collezione di arte Indiana (ehm, gli "Indiani d'America"). Il museo è affascinante e le mostre bellissime. Manca un "percorso" chiaro ma ci sono cose molto belle e interessanti.  La mia amica ed io approfittiamo per prendere un caffé nel museo.
Quando il museo chiude (alle 5pm), non ne abbiamo visto nemmeno un terzo! Andiamo a cena (qua si cena presto) in un posto che è famoso per la carne di bisonte! Veramente molto buona. Proviamo a prendere un dolce ("apple crumble") ma, nonostante i nostri sforzi, vince lui. Non capisco perché qui le porzioni siano sempre così abbondanti.
Vado a letto pronto per ripartire. Domani: New York City.
Ciao
Dr.Ed

16-12-2011: cena Algerina a Denver

La mia amica ed io ci svegliamo alle due del pomeriggio. Siamo proprio stanchi. Lei dovrà osservare anche stanotte mentre io torno a Denver. Speravo di riuscire a tornar prima (almeno per educazione) ma riesco ad arrivare a Denver solo alle sei del pomeriggio. 
La mia amica che vive a Denver è Algerina ed ha due amiche russe che stasera vengono a cena a casa sua. Il piatto forte è una sorta di "pasta" Algerina. Le ragazze russe hanno anche portato un ottimo formaggio. La serata è piacevole e mangiamo un sacco (e bene).
A fine serata, però, sono proprio stanco.
Ciao
Dr.Ed

sabato 17 dicembre 2011

15-12-2011: Boulder (CO), osservazioni in remoto

Ok, sono in vacanza... ma l'astronomia mi piace proprio tanto!
Anche oggi mi godo un po' di riposo durante la mattinata e poi mi avvio verso il centro di Denver. C'è da finire il giro turistico che è scritto sulla guida che m'hanno prestato! Data l'ora, inizio con un pranzo. Ho sentito dire che "mac e chicken" è tipico e voglio provarlo. Che posto migliore di una "micro-birreria"? La birra è piuttosto buona ma il piatto... perché non c'ho pensato? "Mac" sta per "maccaroni"! È (quasi) una pasta al forno! Faccio la faccia intelligente e mangio comunque. Se uno non pensa che sia pasta, è persino un piatto interessante.
Torno al mio giro turistico. La parte nord del centro di Denver ha un fascino curioso. C'è veramente poca gente in giro ma mi sembra un posto tranquillo.
Prendo il pullman per tornare a Boulder e trovo la casa della mia amica senza problemi. Ceniamo, ci facciamo due chiacchiere e... ci dimentichiamo di prendere un caffé! Forse sarebbe stato saggio farci una pennichella ma quel che è fatto è fatto.
Alle undici di sera vengono a prenderci. Si tratta del capo della mia amica e di un collega. Faremo delle osservazioni in remoto con un telescopio in New Mexico. Noi staremo comodamente seduti in un ufficio dell'Università a Boulder. Il posto è interessante e scopro che l'Università di Boulder ha partecipato moltissimo nell'HST (e nei suoi strumenti) e che IDL è stato inventato qui. Le osservazioni procedono senza intoppi. Riesco anche a dare un piccolo aiuto in un paio di occasioni. Finiamo di osservare alle sei del mattino e ci riaccompagnano a casa della mia amica.
Che giornata lunga!
Ciao
Dr.Ed

14-12-2011: Denver (CO)

Finalmente ho una guida e posso far dei giri "intelligenti" per Denver. Mi sveglio con calma (d'altra parte sono in vacanza) ed esco. La prima sosta è in un centro commerciale. Voglio comprare del cioccolato speciale perché domani torno a Boulder per osservare con la mia amica e il cioccolato aiuta sempre in queste occasioni. In questo centro commerciale, nell'America "profonda", c'è un negozio di "Godiva", il cioccolataio belga!
Vado in centro e comincio a seguire la mia guida che ha un itinerario da fare a piedi. Passo per il "Campidoglio" dello Stato del Colorado, poi il Municipio, ed arrivo al centro delle arti di Denver. Un agglomerato di teatri. Straordinario. Uno potrebbe star qui e godersi una settimana senza mai ripetere uno spettacolo!
La mia amica che mi ospita a Denver ha finalmente ricevuto il suo anello di fidanzamento e decidiamo di festeggiare. Mi porta in un "lounge" al 27mo piano di un grattacielo da cui c'è una vista mozzafiato di Denver e ci godiamo un bellissimo tramonto e poi andiamo in un ristorante a mangiare qualcosa di "Americano". Il ristorante è buono. Si trova in una strada (Larimer St.) che pare sia sinonimo di "qualità" da queste parti.
Niente male come giornata.
Ciao
Dr.Ed

giovedì 15 dicembre 2011

13-12-2011: Denver (CO)

Con un po' di malinconia me ne vado da Boulder. Non è certo stata una permanenza "ortodossa" (grazie alla storia della valigia). Magari un giorno potrò tornare in un momento più "normale".
Il pullman verso Denver è velocissimo e, una volta a Denver, prendo un taxi per andare a casa della mia amica. Lei è in ufficio e mi ha lasciato le chiavi di casa. Curioso entrare cosí in casa di qualcuno. Mi sistemo e mi riposo un po' prima di andare in centro. Prendo l'autobus (un'esperienza!) e giro per 16th Street (il centro di Denver). Il posto sarebbe anche carino se non fosse che qualcuno ti chiede soldi ogni 100m! Snervante!
Dopo aver fatto un po' di giri, torno a casa della mia amica. La sensazione orribile di aver sbagliato autobus mi accompagna finché non riconosco un paio di posti. 
Lei rientra dall'ufficio poco dopo il mio rientro e prepara una cenetta sontuosa (lei è una cuoca sopraffina). Chiacchieriamo fino a (relativamente) tardi. Si è recentemente fidanzata e sta organizzando il matrimonio! Pare che l'anno prossimo dovrò andare in Australia a festeggiarla.
Ciao
Dr.Ed

12-12-2011: la valigia ritrovata

Sveglia presto e dritti all'ufficio "oggetti smarriti" della compagnia degli autobus. Per fortuna, la mia amica non perde troppo tempo di lavoro. L'impiegato è un tuttofare che fa i biglietti e si occupa anche degli oggetti smarriti. Gli lasciamo la valigia che ci hanno rifilato per sbaglio e ci promette di chiamarci appena arrivi la mia. La mia amica, dunque, va in ufficio ed io mi metto a girare per Boulder. 
Boulder è una bella cittadina con un sacco di negozietti "hippy". Mi ricorda vagamente qualche paese della Valle del Elqui (in Cile) o della Patagonia Argentina. Vado un po' fuori verso un gigantesco centro commerciale e qui ricevo il messaggio che la mia valigia è arrivata. Sono felice ma decido di godermi un altro giretto (e il pranzo) prima di andare a prendere la valigia). Finalmente, riporto la mia valigia a casa della mia amica.
In serata, siamo entrambi piuttosto stanchi e le preparo un'amatriciana (un po' fasulla visto che non ho gli ingredienti giusti... ma buona).
Ciao
Dr.Ed

11-12-2011: Boulder (CO)

Finalmente una giornata tranquilla. La mia amica ed io ci svegliamo con grosso comodo e passiamo la mattinata a chiacchierare e a veder foto. Quando usciamo è per andare a vedere l'Università in cui lavora. È domenica e, dunque, il posto è praticamente deserto. È un bel campus e la neve rende il posto particolarmente affascinante. Mi mostra il laboratorio di chimica in cui lavora (molto interessante) e poi l'osservatorio ricavato nell'università (in cui svetta un telescopio di quasi 60 cm con una camera e uno spettrografo!). Ammetto che mi trovo particolarmente a mio agio nell'osservatorio, ha qualcosa di tremendamente familiare. Sarà che tutti gli osservatori sono uguali?
Passeggiamo dall'Università fino al centro ed ormai è ora di cena (beh, almeno secondo gli standard locali, visto che qui si cena alle 6pm!). Il ristorante ("the black cat") è ottimo e lo suggerisco caldamente. Poi ci infiliamo in un bar e scopro che un "rum e cola" costa un dollaro! Niente male.
Torniamo a casa perché domani ci si sveglia presto: andiamo a cercare di ritrovare la mia valigia!
Ciao
Dr.Ed

10-12-2011: Boulder (e Denver) senza valigia

Non avere vestiti è un problemino e dunque la mia amica si ritrova a "dover" far shopping. Non è una tortura per nessuno dei due (forse un po' di più per me visto che devo trovar qualcosa per forza) e, anzi, è piuttosto piacevole. Boulder è una graziosa cittadina ma i negozi d'abbigliamento non sono particolarmente attraenti. Decidiamo, quindi, di andare a Denver (dove starò da Martedì). Già che ci siamo andiamo a trovare la mia amica che mi darà ospitalità da martedí e ci da un paio di buone dritte (oltre a offrirci un gustoso spuntino visto che è l'ora di pranzo).
Facciamo un giro in un centro commerciale... ma le cose costano troppo per una "spesa d'emergenza". Finiamo nel centro "turistico" di Denver e ci infiliamo in un negozio ("Ross, dress for less") che, nonostante sembri poco "amichevole", ha un sacco di cose carine a prezzi stracciati. Ne esco completamente vestito e, secondo me, bellissimo! Sono proprio soddisfatto.
Torniamo a Boulder talmente felici che decidiamo di andare a festeggiare: ristorante giapponese (lei non ha mai provato il tempura!) e poi un bar "messicano".
Finalmente, ho un pigiama per dormire "normalmente".
Ciao
Dr.Ed

09-12-2011: da Baltimora (MD) a Boulder (CO)

Anche questa mattina sono stato a STScI (curioso come, in questi due giorni, ci sia stato un sole bellissimo mentre abbia piovuto durante l'unico giorno che avevo per visitare Baltimora!) ed abbiamo discusso un sacco su T Pyx. Sono molto emozionato per le cose che stanno venendo fuori da queste osservazioni. Poco dopo pranzo (che scrocco amabilmente dal "pranzo di fine anno" di una "divisione" dell'Istituto) vado in aereoporto: destinazione Denver (Colorado).
Al check-in, non mi assegnano un posto. Iniziamo male. Il controllo di sicurezza è estenuante ma sopravvivo. Arrivo al gate dove vedo il mio nome in "lista d'attesa" (e non lo trovo affatto divertente). Ad un certo punto, finalmente, mi assegnano il mio posto e mi imbarco regolarmente (e dormo allegramente per due ore... niente male, considerato che il volo è di tre ore e mezza!). Arrivo a Denver, dove mi incontro con la mia amica tedesca che mi darà ospitalità a Boulder. Curiosamente, qui, ci si incontra con la gente prima di ritirare i bagagli. Comunque, prendiamo il pullman e andiamo a Boulder. Quando arriviamo alla fermata del pullman, prendo la valigia (l'ultima nel portabagagli) e ci avviamo a casa della mia amica. Appena arriviamo, con la luce, mi rendo conto che la valigia non è la mia! L'ufficio oggetti smarriti non funziona fino a Lunedì (ed ora è Venerdí sera). La mia amica mi prepara una deliziosa cenetta e andiamo a dormire (io dormo con i vestiti... non avendo altra opzione). Sarà un fine settimana avventuroso!
Ciao
Dr.Ed

08-12-2011: STScI

Che emozione! Anni fa, avevo fatto domanda per lavorare allo "Space Telescope Science Institute" (STScI) ma non andò bene. Per come è poi andata la mia vita e la mia carriera, non mi dispiace, però m'era rimasta la curiosità di vedere il posto in cui non ho lavorato.
La mia collega ed io ci mettiamo a lavorare a testa bassa. Abbiamo dati da condividere e idee di cui parlare/discutere. Mi pare che siamo sulla stessa lunghezza d'onda e siamo particolarmente efficienti. Arriva anche un altro "collega" (è l'ex-direttore dell'Istituto) e pranziamo assieme. Dopo pranzo, tutti nell'ufficio dell'ex-direttore perché ci fa un "corso" su come identificare linee in uno spettro (emozionante! soprattutto se uno pensa che oggi molte cose si fanno in automatico mentre questa è una cosa che ancora bisogna fare a mano e con un bel "background" di fisica in testa) e poi ci mettiamo a discutere su alcuni dati di una stella osservata l'anno scorso. 
Finalmente arriva un'altra collega (che lavora da un'altra parte negli USA) e che è un'esperta di raggi X. La discussione si fa ancora più interessante ed appassionante... e finiamo con andare a cena tutti assieme (anche un'altra collega, con la figlia, si uniscono a noi). La cena è in una micro-birreria in centro. Buona la cena e ottima la birra!
Vado a letto stanco ma felice.
Ciao
Dr.Ed

07-12-2011: Baltimora (MD)

Sorpresa piacevole: il mio hotel ha la colazione inclusa (cosa per niente scontata qui). Piove ancora. Prendo un bus gratuito che fa un giro "turistico" e poi vado nella zona del porto (riqualificata anni fa, ora è il centro culturale e sociale della città). Quando ne ho abbastanza della pioggia, mi infilo nel famosissimo acquario e ci resto quattro ore! L'acquario è bello (forse mi piace di più quello di Genova... ma è comunque bello). Mi risparmio lo spettacolo dei delfini (tanto so che mi mette sempre tristezza) e mi faccio tutto il giro due volte (ci sono un sacco di scolaresche ed è difficile fare un giro senza essere in mezzo ad un'orda di ragazzini).
Torno in hotel, dove si suppone che mi incontri con una collega che mi darà ospitalità per la notte. Sfortunatamente il suo aereo è in ritardo e mi ritrovo a bivaccare in hotel. Finalmente, l'aereo arriva ed ho un tetto per la notte. Ho lavorato con la mia ospite quando ero in Cile ed ora lei lavora allo "Space Telescope Science Institute". Domani andiamo in istituto a fare un po' di lavoro e per farmi conoscere uno dei più famosi istituti del mondo.
Ciao
Dr.Ed

06-12-2011: da Washington D.C. a Baltimora (MD)

Mi sveglio a Washington sotto una pioggia piuttosto fastidiosa. Posso ancora godermi mezza giornata e speravo di poter tornare verso il "Mall" ma il tempo me lo sconsiglia. Faccio colazione in un posticino sulla 12ma strada e poi mi dirigo verso il "Museo dello Spionaggio". Il museo è interessante e ci passo una bell'oretta. La prima parte è dedicata alle tecniche dello spionaggio mentre la seconda (secondo me meno attraente per una serie di motivi) è dedicata alla storia.
Torno in hotel per andare in stazione e prendere il treno per Baltimora. La stazione è una gran confusione. In qualche modo riesco a prendere un biglietto e mi tocca aspettare un'ora prima di salire sul treno dei pendolari.
A Baltimora, la prima impressione è piuttosto cattiva: il taxi è sporchissimo e la stazione pure. Arrivo in albergo che non è lussuoso come quello di Washington ma ha tutto quello che mi serve. Vista la pessima fama di Baltimora, decido di far le cose con calma e andare a mangiare (all'Hard Rock Café) e tornare in taxi.
Il tempo è ancora piovoso e freddo. Speriamo migliori.
Ciao
Dr.Ed

mercoledì 7 dicembre 2011

05-12-2011: Washington D.C. ... tutta da solo!

Ormai ho la città in mano. Mi sveglio presto e vado a destinazione: i "National Archives". Onestamente ci metto un po' a trovarle ma quando poi capisco, trovo l'oggetto della mia ricerca: gli originali della Dichiarazione d'Indipendenza, della Costituzione e del "Bill of Rights" degli Stati Uniti d'America. Mi lasciano a bocca aperta e mi danno una gigantesca emozione.
La giornata però è appena iniziata e mi reco al museo "Smithsonian" di "Air and Space" ("Aria e Spazio"). Qui resto a bocca aperta ogni due passi. La sonda Gemini, il modulo di comando dell'Apollo 11, una ricostruzione del modulo lunare delle missioni Apollo, lo "Spirit of Saint Louis", la ricostruzione del primo aereo dei fratelli Wright e, finalmente, la "WFPC" dell'Hubble Space Telescope. Tutti pezzi di storia.
Finisco la giornata in una bisteccheria dove mangio un filetto da leccarsi i baffi (il prezzo è meno raccomandabile...).
Ciao
Dr.Ed

04-12-2011: Washington D.C.

La capitale degli USA è una città curiosa ed interessante. Ho fortuna ed il tempo è leggermente nuvoloso e la temperatura è decente (15 gradi). La mia amica passa a prendermi e mi porta in giro. Vediamo gli "indignados" locali (accampati in un posto che poi capirò essere pochi isolati dalla Casa Bianca!) e poi andiamo per un "brunch" nel quartiere artistico di Washington: Dupon Circle. Il ristorante è metà libreria e metà ristorante. Appassionante.
Iniziamo poi una lunga passeggiata che ci porta a vedere la Casa Bianca (bella e, curiosamente, il giardino che la circonda mi pare molto più piccolo di quello che pensavo), il famoso obelisco (monumento a George Washington), il monumento a Martin Luther King (bellissimo), il grande parco davanti al Campidoglio e, ovviamente, il Campidoglio. Torno in albergo alle sei e sono a pezzi. Talmente stanco che nemmeno esco per cenare (d'altra parte il "brunch" è stato intenso).
Domani, giro da solo...
Ciao
Dr.Ed

03-12-2011: Washington D.C.

Dormire un'ora prima di un volo intercontinentale non è proprio uno scherzo. In qualche modo arrivo all'aereoporto (e con grossi problemi intestinali sui quali non mi dilungo). Il primo volo è a Madrid ed è quasi uno scherzo (ormai prendo Tenerife-Madrid come se fosse un autobus di linea). Il secondo volo è Madrid-Parigi (Charles de Gaulle). Il Parigi "CDG" è un aereoporto che non amo e, infatti, per cambiare di terminal ci fanno uscire dalla zona "sicura" e, dunque, mi tocca rifare il controllo di sicurezza (oltre, ovviamente, al controllo dei documenti visto che sto uscendo dalla zona Schengen). Una gran seccatura. Al controllo di sicurezza il tipo si innervosisce perché ho i caricabatterie di macchina fotografica e computer. Quando vede una tasca interna dello zaino si innervosisce ancora di più e non so se arrabbiarmi o ridere quando gli mostro il contenuto: medicine (con, in bell'evidenza, un medicinale sulle cui virtù non mi dilungo...).
Per l'imbarco per l'aereo per Washington ci portano con un bus fino ad un altro edificio e poi... ci lasciano nel bus chiuso con il riscaldamento acceso! Dopo le nostre proteste ci fanno scendere... e ci lasciano sotto la pioggia! Finalmente ci fanno entrare nell'edificio e, quindi, nel "finger" che ci porta nell'aereo. Mah.
Il volo intercontinentale è lungo ma senza niente di rilievo. Arriviamo un po' in ritardo e, dunque, al controllo dei passaporti ci siamo solo noi. Meglio. L'attesa è lunga ed il mio controllo fila via liscio senza problemi (quando il tipo vede il passaporto italiano dice "ah, il Paese di Berlusconi!"). Un taxi (per modici settanta dollari) mi porta in albergo e, dopo nemmeno un'ora, sono già in compagnia di una mia collega e amica. Andiamo a mangiare in un ristorante vicino al mio albergo. Una cosa veloce. Io sono un po' stanco ma veramente felice di vederla. Domani mi mostrerà Washington.
Ciao
Dr.Ed

02-03-2011: ciao

Questa mattina mia mamma ha preso l'aereo per tornare in Italia. Peccato che la sua permanenza non sia stata particolarmente fortunata stavolta. Speriamo che la prossima vada meglio.
Non si tratta dell'unico saluto della giornata. Oggi è anche il mio ultimo giorno in ufficio (beh, starò in ufficio anche il 23, 26 e 27 dicembre... ma quanta gente ci sarà?) e saluto un po' tutti.
È anche l'ultima birra del venerdì che prendo con i miei colleghi. A pranzo, vado con un amico (e la sua famiglia) a pranzare in una tasca in centro. Finiamo di pranzare alle 15.30 (eh eh, bella la vita in Spagna...) e vado a farmi i capelli.
Finalmente ho un po' di tempo per disfarmi del modem visto che ho interrotto il mio contratto con la compagnia di telefonia. Purtroppo il negozio è chiuso. Ci passo davanti due volte (prima alle quattro e mezza e poi alle sei). La cosa non è divertente nemmeno un po' visto che mi tocca fare avanti e indietro.
Alle sette, finalmente, inizia la mia serata. Mi vedo con un'amica per una birretta e poi con i miei colleghi nel mitico "Bodegón Tocuyo". Qui inizia "formalmente" la mia "despedida". Alle nove e mezza (la prenotazione era alle nove :-P ) arriviamo al ristorante e finiamo di mangiare verso mezzanotte! Un gruppo di gente mi aspettava nel mio bar favorito (il "Blues Bar") alle undici! Insomma, accumulo ritardo su ritardo. La mia despedida, che doveva finire all'una... finisce solo alle due (e mi ci vuole parecchia forza di volontà visto che avrei preferito restare a festeggiare)...
Un aereo mi aspetta!
Ciao
Dr.Ed

lunedì 5 dicembre 2011

01-12-2011: meglio...

Oggi stavo decisamente meglio. Certo, non in grado di partecipare alla riunione che mi è toccato saltare. In effetti, verso le undici, mi sono dovuto rimettere a letto perché ero proprio stanco.
Nel pomeriggio, comunque, sono andato in ufficio. Giusto un paio d'ore per sistemare un po' le email urgenti (da due giorni non controllo le email...) e vedere cosa succede "nel mondo" (le cose che succedono quando uno non ha né Internet né televisione in casa).
Nemmeno stasera io e mia madre possiamo andare a mangiar fuori (io ancora mangio "in bianco" e a lei sta venendo un raffreddore potentissimo) e, quindi, niente cena fuori. Visto che domani riparte, se ne parlerà per la prossima volta (che, però, non sarà a Tenerife!).
Ciao
Dr.Ed

30-11-2011: febbre...

Beh, meno male che c'è mia madre a casa. Niente internet per comunicare e costretto a letto da (credo) l'influenza. Non mi prendeva cosí forte da anni.
Oggi la febbre è scesa (per fortuna) ed ho potuto mangiare un po' di pane (ieri non ho mangiato niente!).
Domani avrei una riunione (di cinque ore!) ma credo che non ce la farò.
Ciao
Dr.Ed

29-11-2011: trasloco...

Oggi è il gran giorno. La prima grossa novità è che m'hanno staccato Internet. Venerdí avevo fatto la richiesta ed oggi (martedí) l'hanno fatto. Una distrazione in meno.
La gente del trasloco arriva ed è efficientissima: mi hanno chiesto cos'andava portato via, sono andati a prendere gli scatoloni nel furgone e... via. In un'ora e mezza m'hanno svuotato casa! Fenomenale!
Appena sono andati via, mi sono sentito male e mi sono messo a letto. Febbre, mal di testa, spossatezza... e meno male che volevo fare un sacco di cose oggi! Non riesco nemmeno ad alzarmi dal letto!
Ciao
Dr.Ed

28-11-2011: quasi pronti

Finalmente domani è la giornata del trasloco. Oggi mia madre ed io abbiamo finito di impacchettare le cose, buttare immondizia, selezionare altre cose. Domani, la compagnia di traslochi imballerà tutto e porterà via le cose.
Come ogni lunedí, c'è stata la riunione con gli studenti. Anche se sono tecnicamente in ferie, sono passato in ufficio per partecipare alla riunione. Dopo la riunione ho stampato un po' di cose, ho salutato un paio di persone, e son tornato a casa.
In serata, mia madre ed io siamo crollati per la stanchezza. Nemmeno stasera un'uscita al Bodegón Tocuyo...
Ciao
Dr.Ed

domenica 4 dicembre 2011

27-11-2011: trasloco e... a spasso

Oggi, mia madre ed io ci siamo dedicati al trasloco. Preparando valigie di libri, le valigie per le vacanze e organizzando le cose in modo che i traslocatori debbano solo portarle via.
Ci siamo presi una bella sosta verso l'ora di pranzo per andare a goderci la bella giornata di sole di oggi al centro di La Laguna. 
In serata, un po' per la stanchezza ed un po' per l'allegro "spuntino", abbiamo preferito rimanere a casa. 
Domani, per fortuna, l'ultima fatica del trasloco.
Ciao
Dr.Ed

26-11-2011: partenze e arrivi

La mia amica con cui sono uscito ieri è ripartita stamattina e, nel pomeriggio, è arrivata mia madre.
Ho sistemato un po' casa ma, con le vacanze che si avvicinano, sono veramente poco motivato.
La sera siamo stati a casa tranquilli, iniziando a preparare il trasloco che avverrà tra tre giorni...
Ciao
Dr.Ed

25-11-2011: saluti

Oggi è stato un altro giorno dedicato alla pipeline di OSIRIS. Ovviamente, c'è stato tempo per la classica birra del Venerdí e, in serata, finalmente sono riuscito a mostrare un po' di La Laguna alla mia amica che ha partecipato alla Winter School. È sempre un peccato che questa gente conosca La Laguna così tardi. 
Stiamo in giro fino alle due e poi, misteriosamente, l'autobus per Puerto non passa e le tocca tornare in taxi. Mi sento un po' colpevole.
Ciao
Dr.Ed

24-11-2011: lezione!

Oggi ho dato la mia seconda lezione (probabilmente l'ultima) all'Università. La lezione è stato un successone. Dopo che ho fatto una domanda, tutti gli studenti erano attentissimi (forse terrorizzati che ne facessi un'altra).
Sono tornato in ufficio a continuare a lavorare sulla pipeline (sebbene oggi io non sia al top... i talk continuano a togliermi un sacco di energie).
Ciao
Dr.Ed

23-11-2011: preparazione...

Domani devo dare una lezione all'Università. Spiegherò che cos'è una nova ed userò l'esempio di T Pyx per spiegare quanto siamo lontani dal capire questo fenomeno.
Per preparare la lezione, mi sono rinchiuso in casa durante tutto il pomeriggio. Alla fine mi pare che mi sia venuta una bella lezione. Domani vedremo.
Ciao
Dr.Ed

22-11-2011: la cattedra del capo

Il lavoro sulla pipeline mi appassiona. Oggi ho messo mano alla offline. Peccato che i miglioramenti vadano chiusi per la consegna.
Nel pomeriggio abbiamo ricevuto la notizia che il nostro capo è "cattedratico" (da quello che capisco, equvalente all'Italiano "professore ordinario") dell'Università de La Laguna. Ovviamente, siamo andati a cena fuori per celebrare.
Ciao
Dr.Ed

21-11-2011: normalità?

Come sarà chiaro a chi legge questo blog, gli astronomi sono piuttosto refrattari alle regole. Ciononostante, oggi, ho avuto un sussulto e sono stato il primo a consegnare la giustificazione delle spese del viaggio a La Palma (ok, anche il primo a scoprire che s'era dimenticato di allegare una cosa...).
Mi sono rimesso al lavoro sulla pipeline online di OSIRIS. Ho finalmente fatto un cambio che dovevo far da mesi. È un po' rischioso ma andava fatto. Il fatto di avere tutti i diagrammi del disegno mi ha aiutato parecchio.
Ciao
Dr.Ed

20-11-2011: riposo

Sarebbe molto ipocrita, da parte mia, dire che oggi "ho scelto" di riposare. Semplicemente, dopo tanti (troppi) bagordi, non ce la facevo proprio ad uscire di casa.
Bella giornata tra letto e divano.
Ciao
Dr.Ed

19-11-2011: la ricerca del Sole

Oggi sono d'accordo con la mia amica che è qui per la Winter school di farle conoscere un po' l'Isola. Ho affittato una macchina con cui la vado a prendere. Ci sono altre due studentesse che si uniscono a noi. Decidiamo di andare a cercare un angolo dell'Isola in cui ci sia un po' di sole. Il nord è senza speranze e decidiamo di andare verso sud.
A El Porís ci fermiamo per prendere un panino e, mentre ci preparano il panino, decidiamo di andare ad una spiaggia poco lontano. C'è un po' di sole e vogliamo approfittarne. Purtroppo, però, non siamo abbastanza veloci e, presto, il sole si nasconde dietro le nuvole. Le riaccompagno a Puerto con le pive nel sacco (ed un po' mogi).
In serata, loro restano a Puerto mentre io decido di riposare un po'.
Ciao
Dr.Ed

18-11-2011: La Palma, rompete le righe

Ultima giornata di conferenza. Il mio capo ha dato un bellissimo talk ed un nostro collega ha dato un talk eroico (aveva una fortissima influenza).
Ho approfittato di un momento di "stanca" della conferenza per andare a salutare la gente del NOT e farmi due chiacchiere (utili?) con un collega.
La fine della conferenza è una celebrazione del direttore dell'IAC. Mi sembra un po' esagerata e quasi di cattivo gusto. Per fortuna, l'assessore al turismo dell'Isola di La Palma ci mette del suo insultando il direttore (dandogli del vecchio) e dicendo che gli ha portato un regalo che ha lasciato chissaddove.
Ovviamente, prima di tornare a Tenerife, bisogna pranzare, cosa che non ci facciamo ripetere due volte e poi ci avviamo al ritorno a casa.
Il nuovo aereoporto di La Palma è orribile. Per nulla "friendly", spoglio e cupo. 
A Tenerife, mi trovo con la mia amica che sta facendo la Winter School. Cerco di convincerla a restare a La Laguna ma lei torna a Puerto visto che così fanno tutti gli altri. Alla fine, esco per il "Cuadrilatero" con un paio di studenti dell'IAC. Due chiacchiere e via.
Ciao
Dr.Ed

17-11-2011: La Palma, conferenza, seconda giornata

Dopo la cena della conferenza, la gente è sempre un po' provata. Noi, in effetti, saltiamo la prima sessione della mattinata. Non è niente male prendersela calma a La Palma. Anzi, sembra di avere il ritmo giusto.
Un mio collega da un talk in mattinata. È stato molto ansioso per questo talk che, invece, gli è venuto piuttosto bene. Lui è un po' ingessato durante i talk, dovrebbe sciogliersi un po'.
Il pranzo stavolta è nel ristorante al fianco di quello di ieri (ormai è chiaro che la conferenza ci interessa sempre meno) e ci godiamo dei bei risotti.
Le sessioni (ok, la sessione perché la prima sessione del pomeriggio la saltiamo sistematicamente) del pomeriggio vanno via senza scossoni e, in serata, andiamo in un bellissimo ristorante un po' fuori Santa Cruz.
Domani si torna a casa.
Ciao
Dr.Ed

16-11-2011: La Palma, conferenza

Oggi si inizia con la conferenza ma la chicca della mattinata è la colazione luculliana dell'hotel ed il nostro tavolo (ci siamo messi d'accordo per far colazione alla stessa ora) che arriva a nove persone!
La prima sessione della conferenza è ok. Ci sono un paio di amici miei che danno dei talk e non va affatto male. L'organizzazione è improntata alla buona volontà piuttosto che al "siamo già pronti".
A pranzo andiamo ad un ristorante (che conosco bene) Italiano di Santa Cruz. Qua ci troviamo bene... abbastanza da decidere di saltare la prima sessione del pomeriggio.
Il mio capo da un talk a proposito di OSIRIS e spiega che è stato scoperto un fenomeno inatteso nel comportamento del filtro sintonizzabile. Alla fine, un altra persona che pensava di aver calibrato lo stesso fenomeno (in effetti facendo una serie di gravi errori), ha cercato di difendere la propria calibrazione al che il mio capo ha tagliato corto con un "your calibration is wrong" che resterà negli annali.
In serata c'è la cena della conferenza (un po' presto... normalmente si fa la penultima notte). Carina e noi, nel frattempo, decidiamo di organizzare una conferenza per l'anno prossimo (io dovrò trovare una forma per partecipare visto che starò lavorando da un'altra parte).
Insomma, giornata piena...
Ciao
Dr.Ed