sabato 27 giugno 2009

26-06-2009, giorno 166

L'emozione, come e' noto, fa' brutti scherzi.
Nel mio caso, stamattina mi sono svegliato veramente presto. Ne ho approfittato per rivedere i miei oggetti e, eventualmente, correggere la mia strategia. Mi sento piuttosto tranquillo. Osservero' con risoluzione spettrale piu' alta gli oggetti gia' osservati mentre osservero' con risoluzione piu' bassa quelli non osservati. Mi sembra ragionevole.
Cena alle 5pm e, alle 5.50pm, siamo gia' al telescopio. Anzi nella control room. Tutti i telescopi sono controllati dalla stessa sala.
Tramonta il sole, pronti, via. In teoria bisognerebbe iniziare ad osservare. Guardo la mia astronoma di supporto (Irina Yegorova) che scrolla le spalle: VIMOS, lo strumento con cui dovrei osservare, non ne vuole sapere di mettere a fuoco. Ci vuole un bel po' per sistemarlo. Nel frattempo ci godiamo anche un terremoto (grado 5.5 della scala Richter). In qualche modo, si comincia. Facciamo una stella standard (anche per assicurarci che tutto funzioni bene) e passiamo al mio primo oggetto. Bene. Ora? Il fatto e' che osservo con una tecnica particolare chiamata "Integral Field Spectroscopy" (Spettroscopia di Campo Integrale). In questo modo, faccio spettri di tutto cio' che c'e' nel cielo... pero' non ho modo di vedere dove sto puntando (e, soprattutto, di sapere se le coordinate che ho sono giuste o sbagliate). Per fortuna c'e' una pipeline che, in qualche modo, ricostruisce l'immagine a partire da tutti gli spettri. Chiaramente non funziona sempre benissimo, ma quando funziona e' notevole. Abbiamo un "piccolo" problema nel capire come il telescopio e lo strumento siano orientati e come facciano gli offsets. Combattiamo per un bel po' e, probabilmente, le prime due osservazioni non serviranno a nulla. La terza osservazione, un oggetto brillante e relativamente famoso, risolve tutti i problemi. Non fosse stato per l'aiuto dei miei astronomi di supporto (Irina Yegorova e Valentin Ivanov), non ce l'avrei mai fatta: grazie!
Ora che ho "il segreto" in mano, si tratta solo di osservare e la seconda meta' della notte trascorre tranquillo (a parte un'ora di "sosta" perche' il telescopio aveva deciso di non muoversi piu').
I dati arrivano copiosi e molto interessanti. Prendo qualche rischio, facendo qualche osservazione un po' piu' corta (per assicurarmi dei dati utili per un articolo) piuttosto che fare delle osservazioni che avrebbero bisogno di un "follow up".
Credo di poter essere piuttosto soddisfatto di queste osservazioni.
Domani si ripete.

Ciao
Dr.Ed

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