Ho vissuto a Santiago, lavorando negli uffici di ESO a Vitacura, per tre anni e non ho nessun problema a chiamare questo posto "casa". Forse, un giorno, succedera' anche a Tenerife, chissa'.
Tornare a Santiago e' una forte emozione. ESO mi ha trovato un appartamento a circa tre minuti di camminata da dove ho vissuto l'ultima volta. Ho anche una piccola mappa che mi spiega come arrivare in ufficio. La mappa non menziona la mia scorciatoia per evitare il traffico. Seguo la mia scorciatoia.
Quando arrivo in ufficio ho una piacevole sorpresa. Una delle guardie al cancello lavorava gia' qui quando ero studente. Oltre, ovviamente, a non aver bisogno di un documento per riconoscermi, e' bello riabbracciare una persona che hai visto tutte le mattine per tre anni!
La segretaria del "Science Office" di ESO-Chile mi accoglie e mi porta al mio nuovo ufficio. Avrei potuto scegliere un altro ufficio ma accetto di buon grado il "visitors'office". D'altra parte, sono un visitatore e mi pare giusto cosi'.
La mattinata passa tra saluti ed abbracci. Stimo che il 60-70% degli uffici siano vuoti (la gente passa poco, tra quelli che sono negli osservatori, quelli che sono in riposo dopo un turno o quelli che sono in viaggio per lavoro).Nonostante questo, passo la mattinata tra saluti, baci e abbracci.
Pranzo con Colin, il mio amico scozzese.
Nel pomeriggio, inizio a preparare il talk che daro' la settimana prossima e partecipo ad un "brainstorming" per organizzare il progetto per il quale sono qui. Vedremo come andranno le prossime due settimane.
Nel tardo pomeriggio, andiamo a sgranocchiare qualcosa in un pub e poi torno a casa perche' sono stanco. Ciononostante provo a restar sveglio fino a mezzanotte, per cercare di prendere "il ritmo".
Domani, spero di avere una bella giornata produttiva.
Ciao
Dr.Ed
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