martedì 27 gennaio 2009

27-01-2009, giorno 16

La cosa che non finisce di stupirmi di questo mestiere e' la quantita' (e qualita') di cose che ti posssono capitare in un giorno.
Oggi mi sono svegliato verso mezzogiorno (avendo osservato per meta' della notte, la sveglia a mezzogiorno e' cosa buona e giusta) e mi e' giunta voce che "quelli di ESO" sarebbero venuti a visitare l'Osservatorio di Roque de Los Muchachos (perche' e' uno di quei siti considerati per l'E-ELT). Ho immediatamente pensato: chissa' se e' qualcuno che conosco. Nemmeno il tempo di pensarlo che vedo Roberto Gilmozzi, Roberto Tamai e Jason Spyromilio che varcano la porta. Ho salutato i Roberti ed ho fatto due chiacchiere con Gilmozzi (mio capo tanti anni fa).
Ho passato il pomeriggio (dopo essermi ripreso dall'incontro con i vertici dell'organizzazione dell'E-ELT) a lavorare alla mia pipeline ed ho fatto un paio di cambi veramente carini (si', sono proprio soddisfatto).
Anche stanotte avevamo la prima meta' della notte. Sorprendentemente siamo stati capaci di fare "flat fields" di cielo. Sono molto sorpreso da quanto sia difficile (da un punto di vista organizzativo) fare flat fields con questo telescopio. Le osservazioni (stelle standard per tutta la nostra meta' di notte; eccitante, eh?) sono andate molto bene e, soprattutto, ho potuto usare lo strumento. E' stata una gran soddisfazione poter puntare ad un oggetto in cielo ed osservare... fosse pure una stella standard.
Stasera avrei continuato a lavorare con piacere ma ci sono dei test del telescopio da fare. Vedremo domani.

Ciao
Dr.Ed

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