Sveglia prestissimo per prendere l'aereo delle 8.05am che mi porta a La Serena. Lí, mi aspetta una furgonetta che mi porta (due ore di viaggio) all'Osservatorio La Silla. Per una delle rarissime volte, non dormo nel tragitto: sulla furgonetta c'è un ingegnere con cui abbiamo lavorato assieme e ci facciamo un po' di chiacchiere.
La Silla è sempre un po' come tornare a casa. È difficile spiegare la nostalgia che mi prende qui.
La notte è pessima e i telescopi restano chiusi per tutto il tempo. Meno male che inizio ad osservare domani (anche se le previsioni sono pessime).Faccio due passi tra i telescopi chiusi. Che strana sensazione. Resto sveglio fino all'alba per "prendere il ritmo" (o, almeno, provarci).
Ciao
Dr.Ed
La Silla è sempre un po' come tornare a casa. È difficile spiegare la nostalgia che mi prende qui.
La notte è pessima e i telescopi restano chiusi per tutto il tempo. Meno male che inizio ad osservare domani (anche se le previsioni sono pessime).Faccio due passi tra i telescopi chiusi. Che strana sensazione. Resto sveglio fino all'alba per "prendere il ritmo" (o, almeno, provarci).
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Dr.Ed
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